Giorno e notte: l’impatto della narcolessia

Oggi la narcolessia resta una malattia senza cura. Chi ne soffre può fare comunque molto per migliorare in modo sensibile la propria vita. Il primo impegno da prendere verso se stessi è consultare un medico specialista e impegnarsi a dare un ritmo al giorno e alla notte. Vediamo quali sono i principali disturbi causati dalla narcolessia e come alleggerire la situazione.

Alcune particolarità della narcolessia

La narcolessia si presenta in modo impattante sulla vita della persona, a causa di una faticosa gestione della veglia notturna, ma anche nella vita diurna. Chiunque, sentendo nominare la narcolessia, pensa a qualche vecchio film, dove una persona cammina pericolosamente nel cuore della notte. Tolti gli effetti scenici, di cosa si tratta? La finzione parla di un tratto reale della malattia, non sempre presente allo stesso modo in tutti i soggetti. Si tratta di allucinazioni notturne che inducono il soggetto a vivere il sogno attraverso una sensazione di alta veridicità. Per questa ragione, la persona si muove in trance all’interno dello scenario onirico che sta sognando.

Il sintomo più diffuso della narcolessia è l’inquietudine notturna, un’agitazione profonda che non permette al corpo di riposare e che interferisce con l’attività diurna. La narcolessia estende infatti le sue problematiche anche alle ore giornaliere. Chi soffre della malattia sente voglia di dormire in modo profondo di giorno, anche per ore.

Fatta questa breve presentazione del quadro patologico, come interviene il medico per aiutare il narcolettico? Il primo consiglio che può dare è quello di cedere ai sonni diurni, ma con regolarità e cadenze mirate. Può aiutare a contenere gli effetti della narcolessia a livello diurno. Ci sono consigli anche validi per le ore notturne, come curare l’alimentazione. Se vuoi puoi leggere tante altre informazioni sulla narcolessia, tra le pagine di chi da tempo scrive molto bene a riguardo.